La cantante Oum Kalthoum: "Stella dell'Oriente"
di Arch. Anwar Chadli
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Oum Kalthoum - أم كلثوم - (il suo nome completo: Oum Kalthoum Ibrahim al-Sayyid al-Baltaji) nacque nel 1904 in un piccolissimo villaggio egiziano del Delta del Nilo, da un'umile e devota famiglia di agricoltori. Il padre, che fu il suo primo insegnante di canto, era l'Imam* della moschea del villaggio in cui lei cantava in occasione di avvenimenti religiosi. Cominciò la sua carriera in tenera età e, come per la maggior parte degli artisti nati nelle zone rurali, il canto era principalmente costituito da canzoni religiose.
Fu così che Oum Kalthoum, a circa dieci anni, vestita da beduino, iniziò a girare per i villaggi insieme al padre ed al fratello. Con loro portò per anni la parola del Profeta tra i poveri dei villaggi della zona, creandosi velocemente una buona reputazione di cantante.
Nel 1923 la famiglia decise di trasferirsi al Cairo per offrire maggiori possibilità alla figlia, che fu subito notata per la bellezza della sua voce; tuttavia il suo stile troppo campagnolo e desueto non le permise di ottenere subito un gran successo. Oum Kalthoum decise allora di seguire dei corsi di canto e di poesia e di assumere una truppa di musicisti per accompagnare la sua magnifica voce. Con questa nuova formula ed un'accresciuta maturità artistica, Oum Kalthoum diventò velocemente popolare.
Nel 1928 finalmente, raggiunse la celebrità grazie all'innovazione della radio: la sua voce straordinaria ebbe una grandissima diffusione. Le sue canzoni iniziarono ad essere trasmesse tutti i giovedì sera da un piccolo programma radiofonico, finché lei divenne, nel 1934, l'artista più trasmessa dalla Radio Nazionale Egiziana. Il successo le permise di prendere in mano le redini della sua carriera; dal 1938, infatti, Oum Kalthoum cominciò a prodursi da sola e a negoziare i suoi contratti. In questo periodo le sue canzoni erano musicate dal compositore Muhammad Al-Qasbaji e scritte da un gran poeta, Ahmad Rami, il quale l'amò (pare non ricambiato) di un amore forte e sincero per tutta la vita . . .

 

* termine arabo che significa letteralmente "preposto", dunque viene usato anche per indicare un capo, una guida. In questo caso sta a indicare colui che dirige la preghiera nelle moschee. In teoria, non esistendo nell'Islam il sacerdozio, ogni persona musulmana che conosca il rituale può svolgere la funzione di Imam.

 

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