Comitato di coordinamento islamico in Italia

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Comitato di coordinamento islamico in Italia

" Comunicato del 08/10/2001 "

L’attacco portato oggi contro l’Afghanistan, da parte di forze congiunte anglo-americane costituisce a tutti gli effetti una violazione della legalità internazionale. Essa è il fondamento stesso su cui si basa la legittimità degli Stati, senza la quale essi diventano pericolosi per l’insieme dell’umanità.

Di diversa categoria è il comportamento del gruppo che ha perpetrato gli attentati dell’11 settembre scorso. Esso è piuttosto un’azione politicamente aberrante, islamicamente inaccettabile, ingiusta ed empia per la stragrande maggioranza di coloro che all’Islam si riferiscono nella loro spiritualità, nel loro stile di vita e nella loro speranza ultima.

Rispondere ad un empietà, seppur da tutti drammaticamente sofferta, con un’azione militare di tal fatta equivale a disprezzare palesemente ogni principio di legalità e a sancire la superiorità della forza militare quale unico criterio nei rapporti tra gli Stati.

Le popolazioni islamiche non potranno mai comprendere ed accettare che interi popoli fratelli debbano subire le conseguenze di un crimine compiuto da una piccolissimo gruppo di persone.

Anzi, d’ora in poi qualsiasi proclama anti-occidentale troverà maggiore eco e, quando vengono suscitati dolori e rancori di tale portata i rischi di reazioni diventano spaventosi.

Il perseguimento degli attentatori dell’11 settembre e della loro organizzazione dev’essere considerato un’operazione di polizia ed esistono modi e strumenti sufficienti per ottenere che giustizia sia fatta. E poiché la giustizia, come la pace è e deve rimanere un bene indivisibile,ugualmente dev’essere resa giustizia alle popolazioni martiri dalla Palestina all’Iraq, alla Cecenia e deve cessare l’appoggio alle dittature che opprimono i musulmani nel mondo.

In quanto rappresentanti della grande maggioranza dei musulmani in Italia chiediamo:

1. L’immediata cessazione dei bombardamenti sull’Afghanistan

2. Il ritiro di tutte le truppe straniere dall’Afghanistan e dai paesi confinanti

3. Una maggior considerazione politica e mediatica per la condizione di una comunità di oltre un miliardo di credenti che non potrà essere presa in ostaggio da nessuno, né dalle tesi espresse da Osama bin Laden, né da quelle dell’alleanza che lo fronteggia.

Solo il ristabilirsi di una legalità internazionale può garantire a questo nostro mondo un futuro di pace e armonia fra i popoli che, tutti insieme, formano l’unica cultura superiore: quella umana.

Comitato di coordinamento islamico in Italia

(Sede provvisoria c/o A.C.E.I. Italia Onlus, viale Monza 50, 20127 Milano, fax 02-26892855 comislamit@yahoo.it )



Speciale strage americana.
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