Cari amici e amiche,
noi tutti e tutte siamo stati condannati alla pena capitale da Israele.
Siamo colpevoli di essere Paelstinesi. Siamo colpevoli di difendere
le nostre case, i nostri bambini, le nostre scuole, le nostre vite e
il nostro presidente. Siamo stati tutti e tutte condannati alla pena
capitale da Sharon e dal suo governo. Senza processo, senza difesa,
senza neppure un'ultima confessione o un ultimo desiderio.
Saremo giustiziati con un colpo alla testa. Non fa differenza il sesso
o l'età. Vecchi o giovani, uomini o donne, siete tutti colpevoli. E
se non morirete subito, i soldati israeliani si assicureranno che moriate
dissanguati. A nessuna ambulanza è permesso aiutare chi è stato giustiziato.
A Ramallah, i soldati israeliani hanno già giustiziato trenta o più
Palestinesi. Li hanno colpiti alla testa o al cuore, poco importa. E'
difficile sbagliare: in quanto giustizieri, dovete stare solo a un paio
di metri di distanza. Più ne giustiziate, più lunga sarà la vostra licenza.
Dovete tenere a mente quanti ne avete giustiziati, se non volete perdere
il premio finale. Potete anche scattare una foto alla vostra vittima,
per essere sicuri di ricordare.
Molti soldati israeliani portano con sé le loro cineprese e riprendono
le loro vittime palestinesi. I bei ricordi meritano di essere ripresi
e conservati, non vi pare?
L'esercito israeliano ha bisogno di tutto l'aiuto possibile perché in
Cisgiordania e nella strisica di Gaza restano ancora 3.499.070 palestinesi,
che sono anch'essi colpevoli.
Marina Barham,
anch'essa colpevole INAD Theatre - Beit Jala .
* Lettera
di Marina, da Betlemme, inviata
da Comitato Salaam Ragazzi dell'Ulivo.
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