COMUNICATO N.2 SULLA TERZA GIORNATA ECUMENICA DEL DIALOGO DEL 12 NOVEMBRE 2004
 
     
 
 
 
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Qualche giorno fa il Parlamento italiano ha dichiarato il 4 ottobre, solennità civile del patrono d'Italia San Francesco d'Assisi, "Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse".

I firmatari e i promotori della Giornata ecumenica del dialogo cristianoislamico, che quest'anno si terrà per la terza volta in occasione dell'ultimo venerdì di Ramadan (12 novembre 2004), esprimono un vivo compiacimento per questa illuminata decisione. Essa segnala, una volta di più, che il tema del dialogo interreligioso - e in particolar modo quello del dialogo fra cristiani e musulmani - si propone oggi quale argomento cruciale, strategico e decisivo per il futuro della nostra società. Mentre auspichiamo il più completo successo per la Giornata del 4 ottobre, chiediamo ad ogni uomo e ogni donna di buona volontà un impegno speciale perché il dialogo trionfi, per un'alleanza - e non uno scontro - fra civiltà, come recita il nostro slogan in vista del 12 novembre (info: w ww.ildialogo.org).

“Riteniamo - si leggeva nel testo del nostro Appello del 2001, a poche settimane dall'11 settembre - che proprio i commenti e gli avvenimenti succeduti a quel tragico evento ci chiamino ad accelerare il processo di reciproca conoscenza, senza il quale ci sembra difficile ipotizzare passi avanti sul piano delle relazioni interreligiose, in particolare con quei musulmani che sono da tempo nostri compagni di strada sul cammino della costruzione di una società pluralista, accogliente, rispettosa dei diritti umani e dei valori democratici”.

Un’istanza che risulta oggi di sempre maggiore attualità! Il dialogo interreligioso, su scala europea e anzi mondiale, infatti interpella ormai in profondità singoli, comunità e chiese, società politica e società civile: l’unica alternativa ad esso è la conflittualità continua, la deriva integralista, e (almeno per il mondo cristiano) la rinuncia al richiamo evangelico sull’accoglienza del prossimo. Sulla medesima linea si muove, nel suo libro “Verso Gerusalemme”, il cardinale Martini, commentando l’errore gravissimo di quanti confondono l’islam con il f ondamentalismo tout court: “Se esistono dei settori, delle aree e delle persone che si lasciano prendere dalla furia del terrorismo occorre isolarle, non allargarle accomunandole in un giudizio globale… Bisognerebbe far comprendere come esiste in tutte le tradizioni religiose, in particolare nell’islam, un fondamento di rapporti umani autentici, compassionevoli, misericordiosi, tolleranti, capace di entrare in dialogo con le nostre realtà e le nostre tradizioni".

Per questo, crediamo che il 4 ottobre rimandi necessariamente al 12 novembre, in nome del dialogo e dell'incontro pacificato fra donne e uomini di fedi diverse.

Il Comitato Organizzatore

Con preghiera di massima diffusione

--------- Notizie Utili ---------------

Per firmare l’Appello per la giornata ecumenica del dialogo cristianoislamico e per adesioni o segnalazione di niziative per la prossima giornata del 12 novembre 2004, ci si può rivolgere a:

il dialogo – Periodico di Monteforte Irpino
Via Nazionale, 51
83024 Monteforte Irpino (Avellino)
tel. 3337043384

Sito: http://www.ildialogo.org/
Email: redazione@ildialogo.org


Confronti
Roma
06 4820503; 06 48903241;
fax 06 4827901;
dialogo@confronti.net
http://www.confronti.net/

Tempi di Fraternitą
Torino
 via G. Di Vittorio, 11,
10095 Grugliasco (TO)

fax: 02 700 519 846

Tel: 0141218291 - 0119573272                    


Articolo pubblicato da Arab.it in data 6 ottobre 2004 

 

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