"Volete
la guerra, guerra avrete" |
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La
guerra minuto per minuto * |
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10 aprile 2004 22.10 - Quella che si sta combattendo in Iraq, secondo il primo ministro britannico Tony Blair, è una "lotta storica", che l'occidente deve vincere. Il premier britannico lo ha dichiarato in una intervista al giornale Observer, in edicola domani. 21:35 - Uno dei capi dei ribelli di Falluja ha annunciato alla televisione araba Al Jazeera che gli insorti della città rispetteranno una tregua di 24 ore, a partire dalle 6 di domani mattina (le 7 in Italia). 21:30 - Alcuni membri del consiglio di Governo provvisorio iracheno stanno trattando con il leader religioso ribelle Moqtada al-Sadr per porre fine alla rivolta degli sciiti al centro e nel Sud del paese. La notizia viene da un membro del Consiglio. 21:10 - Sono almeno 11 gli iracheni rimasti uccisi in vari scontri tra truppe Usa e miliziani nella zona di Baquba nelle ultime 24 ore. Tra di loro un poliziotto, colpito da un cecchino nel villaggio Bohzoz. 20:35 - In un video diffuso da Al Jazeera i guerriglieri iracheni minacciano di uccidere un ostaggio statunitense, se le truppe americane non cesseranno l'assedio a Falluja. Nel video un uomo in borghese, che i guerriglieri dicono essere un ostaggio americano, viene minacciato di morte. 20:13 - Un portavoce della televisione araba Al Jazeera ha detto che il canale del Qatar ha ricevuto un fax dal gruppo Saraya al-Mujahideen, che giovedì scorso aveva minacciato di bruciare vivi gli ostaggi giapponesi. Nel messaggio si spiegava che gli ostaggi saranno rilasciati grazie all'intervento della Muslim Clerics Association, un gruppo che riunisce studiosi di religione iracheni. 20:05 - Secondo la tv Al Jazeera i ribelli che tengono in ostaggio i tre cittadini giapponesi, sedicenti "brigate dei mujahiddin" hanno annunciato che li libereranno entro 24 ore. 19,49 - Le milizie di Falluja, nell'Iraq centro-occidentale, hanno chiesto il ritiro delle forze americane prima di accettare trattative per un cessate il fuoco. Lo ha detto un portavoce di un team di negoziatori, Qahtan al-Rubaie, esponente del Partito islamico iracheno. "Chiedono che le forze americane si ritirino ad almeno cinque chilometri dalla città - ha affermato - non ci potrà essere nessuna tregua fino a quando proseguiranno i bombardamenti americani". 19,16 - Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha telefonato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per informarsi della situazione del contingente militare italiano a Nassiriya e per esprimergli il "vivo compiacimento" per la visita in Iraq. 19,03 - Non esiste alcun tipo di legame tra quanto accaduto in Iraq nelle ultime ore ad opera degli estremisti sciiti, guidati da Muqata al-Sadr, e l'Iran. E' quanto ha dichiarato il presidente iraniano Mohammad Khatami, citato dall'agenzia di stampa iraniana Irna. hatami ha poi sottolineato che l'ultima ondata di violenza ed i rapimenti in Iraq compromettono l'immagine dell'Islam e dei musulmani. 18,52 - La coalizione ha sottoposto al leader radicale sciita Moqtada Sadr un accordo di tregua. A riferirlo è stato Jawad al Maliki, esponente del partito Dawa, una delle più importanti fazioni sciite irachene. Il documento, a quanto reso noto da al Maliki, prevede uno scioglimento della milizia Mehdi fedele a Sadr, il ritiro dei guerriglieri da tutti gli edifici pubblici, il rispetto della legge, il ripristino dell'ordine pubblico. Sadr avrebbe valutato positivamente l'ipotesi di intesa, anche se avrebbe posto certe condizioni. "C'è spazio per un compromesso", ha assicurato Maliki. Sadr chiede il ritiro delle forze della coalizione che si preparano ad attaccare Najaf, città santa degli sciiti in mano a Mehdi, "una fine garantita della campagna di arresti e la supervisione delle sue forze patriottiche su un possibile accordo". Sulla testa di Sadr pende un mandato di cattura diramato dagli americani per l'omicidio, lo scorso anno, del religioso rivale Abdel Majid al Khoei. Anche su questo, però, sarebbe stata delineata una soluzione: portare il caso davanti a un tribunale religioso fino a quando, in giugno, gli iracheni non avranno un governo proprio. I famigliari di Khoei sarebbero anche pronti a far cadere le accuse. 18,26 - Un militare dell'aviazione statunitense è stato ucciso e altri due feriti - uno in modo grave - da un proiettile di mortaio sparato la notte scorsa contro la base americana di Balad, 70 km a nord di Bagdad. Lo riferisce un comunicato del comando delle forze americane in Iraq. 18,25 - Diplomatici canadesi sono in contatto con gli autori del sequestro di un canadese d'origine siriana, Fadi Fatel, e ne stanno negoziando il rilascio. Lo affermano i media canadesi, citando fonti canadesi. atel, 33 anni, è un operatore umanitario, rapito -pare- nella notte tra giovedì e venerdì a Kufa, tra Kerbala e Najaf, dall'esercito del Medhi, cioè la milizia del leader radicale sciita Moqtada Sadr. Con lui, è stato preso ostaggio un suo collega, un arabo di Gerusalemme, secondo l'organizzazione umanitaria Irc (International Rescue Committee), per cui entrambi lavorano. 18,23 - "Penso che la coalizione dovrebbe trasferire i poteri (agli iracheni) nella data prevista", in giugno. Lo ha detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, nella tappa in Kuwait dopo la visita oggi alle truppe italiane in Iraq. 18,08 - "Il mio paese resterà in Iraq e onorerà i suoi impegni e le sue posizioni". Così Berlusconi in una conferenza stampa a Kuwait City aggiungendo che la sola via per costruire la democrazia in Iraq è "usare tutti gli strumenti economici necessari per portare i nostri sforzi a migliorare l'economia". 18,07 - Il ministero della difesa spagnola fa sapere che nessun membro del contingente militare spagnolo della brigata "Plus Ultra II" fa parte del presunto gruppo di 30 ostaggi stranieri come rivendicato da un gruppo di miliziani iracheni attraverso un video diffuso dalla Tv al-Arabiya. Lo riferisce l'agenzia di stampa internazionale di lingua spagnola EFE. Nel filmato, un portavoce delle sedicenti "Brigate dell'eroico sceicco Hamed Yassin" minaccia di "decapitare" 30 ostaggi di diverse nazionalità. L'Ufficio di Informazione Diplomatico (OID) del Ministero degli esteri di Madrid riferisce che nessun civile spagnolo risulta catturato in Iraq da parte di miliziani. 18,02 - Il presidente del Consiglio, Silvio berlusconi, ha detto in una conferenza stampa a Kuwait City che la situazione in Iraq è "molto difficile", ma che è convinto che possa migliorare. 17,38 - Non ci sono ostaggi italiani tra quelli detenuti da un gruppo di guerriglieri il cui video è stato trasmesso oggi da Al Arabya. Il gruppo iracheno ha dichiarato di detenere 30 ostaggi stranieri e ha minacciato di decapitarli se gli Stati Uniti non porranno fine all'assedio della città sunnita di Falluja, nel nord dell'Iraq. "Chiediamo il ritiro delle truppe americane e della Coalizione. Abbiamo giapponesi, israeliani, americani e spagnoli. Sono 30", ha detto un uomo con la faccia coperta, con in mano un Kalashnikov. Alle sue spalle c'era un gruppo di sette uomini tutti con il volto coperto e una kafiya in testa. Dalla registrazione, con un parlato tutt'altro che chiaro, non si capisce se abbia menzionato anche coreani, ma di certo non ha parlato di italiani fra gli ostaggi, così come non sono citati i bulgari. Gli italiani sono stati invece citati in un'altra parte del discorso, quando - sempre riferendosi alle 30 persone che sarebbero nelle mani del gruppo - l'uomo afferma che "se l'America non leva l'assedio a Falluja le loro teste saranno tagliate e i corpi mutilati, così come abbiamo già fatto ad americani a Falluja.... e anche a italiani e spagnoli e ad altri". Probabilmente il portavoce del gruppo si riferiva all'omicidio di quattro americani, guardie private, i cui corpi sono stati mutilati ed esposti in pubblico dieci giorni fa. L'uomo ha detto che il suo gruppo ha già ucciso quattro soldati americani e ha mostrato il corpo di un uomo. Il gruppo, ha detto l'uomo, si chiama Brigate dell'eroe sceicco Ahmed Yassin - il fondatore del gruppo islamico palestinese Hamas - ed agisce nella zona di Falluja. 17,25 - Tra i circa 60 miliziani arrestati a Falluja, ci sono 5 combattenti arabi stranieri provenienti da Egitto, Sudan e Siria, riferisce il generale Mark Kimmitt, vice-comandante delle operazioni della coalizione in Iraq. Nella città sunnita, 50 km da Bagdad, si sono susseguiti per tutta la settimana violenti combattimenti, nonostante il comando americano abbia detto di voler osservare una sospensione unilaterale delle operazioni militari. 17,23 - Le forze della coalizione hanno inviato altri due battaglioni - compresi paramilitari iracheni - a Falluja, a dare man forte ai Marines Usa impegnati nell'assedio della città sunnita. Lo ha riferito il n.2 del comando delle operazioni militari in Iraq, generale Mark Kimmitt. 16:52 - Uno stretto collaboratore dell'Ayatollah Ali al-Sistani, leader spirituale degli sciiti iracheni, ha denunciato come "terroristi" gli autori del sequestro dei tre ostaggi giapponesi, detenuti da una milizia che si fa chiamare 'Brigate Mujaheddin'. 16:48 - Un gruppo finora sconosciuto, "Resistenza irachena", ha respinto la tregua proposta dagli Usa a Falluja. Con un comunicato inviato alla tv libanese LBC, del quale non è stato possibile stabilire l'autenticità il gruppo proclama: "La resistenza irachena annuncia che non si ritiene impegnata dalla tregua perchè essa non è stata associata ai negoziati al riguardo". Il gruppo respinge inoltre come "illegali" i negoziati in corso a Falluja. 16:40 - I delegati dei 22 paesi della Lega Araba si riuniranno al Cairo per discutere del "deterioramento della situazione in Iraq" e dei territori palestinesi. Lo ha annunciato il portavoce dell'organizzazione, Husam Zaki, precisando che l'incontro sara' presieduto dal segretario generale Amr Mussa. 16:35 - A Mosul la guerriglia irachena sta sferrando un'offensiva, si contano già almeno 19 morti. Secondo una nota dell'esercito americano "Vicino ad al Thubat una pattuglia del Primo battaglione del 23mo reggimento di fanteria è stata attaccata con razzi, da 12 aggressori a bordo di un camion". "I soldati - continua la nota - hanno risposto al fuoco con un missile che ha distrutto il veicolo e ucciso tutti gli occupanti". 16:31 - Il comando dei marines a Falluja accusa gli iracheni di non rispettare il cessate il fuoco dichiarato in modo unilaterale questa mattina dalle forze della coalizione. In un comunicato diffuso dal comando dei Marine, si accusano i rivoltosi di non aver rispettato la tregua, attaccando anche i convogli di aiuti che sono stati autorizzati ad entrare in città. "Nonostante i nostri sforzi di aiutare il popolo di Falluja, i combattenti nemici in città hanno lanciato salve di mortaio contro i convogli, che stamattina stavano distribuendo aiuti umanitari", si legge nella nota del comando. I marine affermano di essere pronti in qualsiasi momento a riprendere le operazioni offensive. 16:30 - Una delegazione del Consiglio governativo iracheno è arrivata a Falluja, per tentare di concordare una tregua con gli insorti: due esponenti del Consiglio, accompagnati da leader religiosi e altri notabili giunti da Baghdad, stanno incontrando gli imam, gli sceicchi locali e i comandi militari delle forze della coalizione che operano nella zona. I due esponenti del consiglio sono Hakim al-Hosni, vice-presidente del Partito Islamico Iracheno e Ghazi al-Yawar, esponente sunnita dell'organismo di governo provvisorio. 16:16 - L'inviata a Bagdad del quotidiano madrileno "El Mundo", Monica Prieto, ha detto che nessun cittadino spagnolo risulta mancare all'appello, fra militari, giornalisti o comunque civili in missione in Iraq. 16.02 - Nell'ora più nera in Iraq da un anno in qua, il presidente George W. Bush ribadisce che gli insorti sono "una piccola frazione" del popolo iracheno; e riafferma la propria fiducia che le forze d'occupazione americane e alleate vinceranno la battaglia contro "chi cerca di fare deragliare il processo per la democrazia". Nel consueto messaggio radio del sabato mattina, Bush dice: "Il 30 giugno l'Iraq diventerà sovrano". Nessuno slittamento, dunque, nonostante le violenze che stanno sconvolgendo il paese. 16.00 - Il movimento islamico palestinese Hamas ha lanciato oggi un appello perchè cessino "i massacri terroristici" contro la popolazione in Iraq. In un comunicato inviato all' agenzia AFP Hamas afferma "di condannare i crimini selvaggi commessi dalle forze d'occupazione americane e dai loro alleati contro il popolo iracheno", in special modo nella città di Falluja. 15.27 - Sarebbero almeno undici le vittime irachene di scontri avvenuti nelle ultime 24 ore fra forze americane e guerriglieri sunniti nella zona di Baqubah, ad ovest di Baghdad, nei pressi del confine con l'Iran. Lo ha riferito oggi la stazione locale della polizia irachena, precisando che anche uno dei suoi uomini è stato ucciso, sembra da un proiettile vagante. 15.09 - "Siamo le brigate dell'eroe e martire sceicco Ahmed Yassin":questo il nome del gruppo iracheno che nel nastro mandato in onda da al Arabiya rivendica il rapimento di 30 ostaggi stranieri. Yassin, il fondatore del gruppo integralista palestinese Hamas, è stato ucciso lo scorso mese da Israele. L'uomo mascherato, lo speaker del gruppo formato da otto uomini mascherati, ha aggiunto: "annunciamo l'uccisione di quattro soldati e abbiamo i corpi", mentre si vedeva il corpo di un uomo in decomposizione. 15.06 - Il ministero degli interni a Berlino ha detto di non escludere l'ipotesi che i due tedeschi dispersi a Falluja siano morti. I due agenti dell'unità speciale di sicurezza GSG-9 sono dispersi da mercoledì. Erano diretti a Baghdad per proteggere l'ambasciata tedesca. 15.02 - Un marine americano e' stato ucciso e un altro e' rimasto ferito a Falluja da quando, questa mattina, e' scattato il cessate il fuoco unilaterale dichiarato dalle forze della Coalizione. 14.58 - Le prime immagini di un ostaggio americano in mano alla guerriglia irachena sono state diffuse dalla tv satellitare al Jazira. L'emittente ha diffuso la riprsa di un occidentale ferito a un braccio e tenuto a bordo di un'auto. Nel video l'uomo, che parla con accento americano, dice di essere stato catturato dai rivoltosi. E' stato identificato come Thomas Hamill, cameraman della tv australiana 'Abc'. 14.37 - La televisione Al Arabiya ha diffuso un nastro di un gruppo iracheno che dice di detenere 30 ostaggi stranieri. "Abbiamo giapponesi, bulgari, israeliani, americani, spagnoli e coreani" ha detto un uomo mascherato con in mano un mitra. Tra gli ostaggi non ci sarebbe alcun italiano. "Se l'Amrica npn toglie il blocco a Falluja li decapiteremo" ha detto. Nel video non si vedono i presunti ostaggi. 14.27 - L'esercito americano ha detto oggi di aver ucciso 12 insorti nel nord dell'Iraq colpendo con un missile il loro convoglio in risposta ad un attacco. "Una pattuglia del primo battaglione, 23ø reggimento fanteria è stata impegnata a fronteggiare vicino ad Al Thubat 12 assalitori che da un convoglio hanno sparato granate con lanciarazzi. La pattuglia ha risposto con un missile distruggendo il convoglio", si legge in un comunicato dell'esrcito americano. 14.16 - E' stato smentito l'attacco di questa mattina contro il quartier generale della coalizione nella 'Zona verde' fortificata nel cuore di Baghdad. Un portavoce ha detto che le due deflagrazioni avvertite in tutta la città erano "esplosioni controllate". 13.59 - I quartier generali della coalizione a Baghdad e Bassora sono stati attaccati dalla guerriglia irachena. La 'Zona verde' fortificata della capitale è stata centrata da due razzi, mentre durante la notte il comando della coalizione nel sud del Paese è stato colpito da proiettili di mortaio. Un razzo ha raggiunto una caserma un tempo usata dall'esercito di Saddam Hussein e ora occupata dal contingente britannico che controlla Bassora. 13.30 - Silvio Berlusconi ha lasciato Nassirya alle 15 (ora locale, le 13 italiane), dopo una visita di cinque ore al contingente italiano di Antica Babilonia. 13.26 - Ancora le guardie a contratto nel mirino della guerriglia irachena: due uomini sono rimasti feriti nell'attacco contro un convoglio di una compagnia privata al servizio della coalizione a Mosul, nel nord del Paese. Secondo fonti del'esercito, alle 20,30 di ieri i miliziani hanno sparato con armi leggere contro due veicoli e hanno ferito due dei quattro uomini che si trovavano a bordo di un'auto. 12.44 - Si continua a sparare a Falluja nonostante la tregua proposta dal comando americano. Nella città si sentono sporadiche eplosioni e raffiche di mitragliatrice mentre diversi aerei americani, comprese le mitragliere volanti ac-130 gunship, continuano a sorvolare la roccaforte dei sunniti. 12.35 - Ancora nessuna conferma alle notizie diffuse ieri sul presunto rapimento di quattro italiani in un sobborgo alle porte di Baghdad. Anche oggi la Farnesina ha fatto un 'giro di controllo' tra gli italiani in Iraq e, secondo quanto si è appreso da fonti del ministero degli Esteri, nessuno manca all'appello. 12.08 - Due tedeschi di 38 e 25 anni sarebbero scomparsi da giorni nella zona di Falluja, in Iraq, secondo quanto annunciato oggi dalla rete Zdf. I due sarebbero addetti alla sicurezza. Secondo la seconda rete pubblica si tratterebbe di due agenti del corpo di specialisti GsG 9. 11.38 - l direttore della Mezzaluna Rossa di Arbil e la moglie sono stati assassinati mentre ai trovavano per lavoro a Mossul. Lo ha detto oggi un dirigente dell'organizzazione umanitaria irachena. Hawar al-Ghafouri, direttore operativo nel nord della Mezzaluna Rossa, ha detto che i corpi carbonizzati di Barazan Mohammed Ahmed e della moglie sono stati trovati in una strada di Mossul, che si trova circa 80 km a nord-est di Erbil. Ahmed e la consorte, che lavorava anch'essa per la Mezzaluna Rossa, erano scomparsi da mercoledì, dopo che erano andati a Mossul per un viaggio legato alla loro attività. 11.33 - Due convogli statunitensi sono stati attaccati dalla guerriglia vicino all'aeroporto di Baghdad. Secondo testimoni, un carro armato Abrams è stato colpito e dato alle fiamme nel crocevia di al-Aadel, lungo la strada che porta allo scalo internazionale della capitale. Poco lontano, un rimorchio è stato colpito da un razzo e i guerriglieri hanno aperto il fuoco contro i vigili del fuoco per impedire il loro intervento. 11.28 - Una delegazione che comprende membri del governo provvisorio iracheno è entrata oggi dentro Falluja per negoziare una fine dei combattimenti nella città sunnita. 11.11 - "Bravi, l'Italia vi vuole così". Con queste parole il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è rivolto ai soldati schierati a Camp Mittica, il quartier generale italiano alle porte di Nassiriya. 11.01 - "La visita del presidente del Consiglio è stata una sorpresa per noi. Ha avuto parole di apprezzamento per il nostro lavoro, per lo sforzo di mantenere la linea del dialogo". Lo sottolinea all'ADNKRONOS il tenente colonnello Giuseppe Perrone, portavoce del contingente italiano a Nassiriya. 10.47 - Davanti ai militari Berlusconi ha spiegato di essere venuto in Iraq "non solo come presidente del Consiglio, ma come cittadino italiano". Ed è in rappresentanza del "popolo italiano" che Berlusconi ha rivolto "un abbraccio" simbolico a tutti coloro che rappresentano l'Italia oggi in Iraq. "Auguro a tutti buona Pasqua -ha concluso il premier- e vi ringrazio per quanto state facendo". Il premier Berlusconi si sta ora recando a pranzo con le più alte cariche del contingente italiano presente a Nassiryah. 10.38 - Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi è in visita tra i soldati italiani a Nassiryia. Lo ha annunciato la portavoce della CPA, l'autorità provvisoria della coalizione, Paola della Casa. Il comando del contingente italiano conferma che la visita è ancora in corso. 10.35 - Lo sceicco al-Tai, che comanda le milizie, ha precisato che la tregua unilaterale degli sciiti durerà tre giorni, fino a mezzanotte di lunedì, quando finiranno le cerimonie religiose. Al-Tai ha aggiunto che il cessate il fuoco terrà se "le forze di occupazione non entreranno nel centro di Kerbala e non si avvicineranno ai luoghi santi, nè ai posti di guardia tenuti dai miliziani all'ingresso della città. Al-Tai ha ricordato che Moqtada Sadr esige il ritiro delle truppe dalla città e che la polizia irachena sia messa a disposizione dell'autorità religiosa sciita 10.10 - Nella zona di Adhamiya a Bagdad si sono sentiti spari e esplosioni in un settore dove si trova una ex residenza presidenziale, attualmente sotto il controllo dell'esercito americano, e colonne di fumo si sono alzate in cielo. Militari americani hanno completamente sigillato il quartiere, impedendo ai giornalisti di entrare. 10.01 - I leader della milizia sciita di Kerbala fedele a Moqtada Sadr hanno dichiarato oggi di voler sospendere gli attacchi contro la coalizione fino alla fine delle celebrazioni dell'Arbain, il pellegrinaggio verso i luoghi santi sciiti. "Abbiamo deciso di fermare ogni attività militare fino alla fine dell'Arbain", ha detto Khudeir al-Ansari, capo dell'ufficio di Sadr a Kerbala. Domani a Kerbala e Najaf milioni di fedeli si riuniranno per commemorare il martirio - tredici secoli fa - dell'imam Hussein, figlio di Alì, il genero del profeta Maometto. 9.20 - Il generale americano Mark Kimmitt ha detto che la coalizione è pronta a attuare un cessate il fuoco a Falluja oggi alle 12:00 locali (le 10:00 in Italia). 'Le forze della coalizione sono pronte a attuare un cessate il fuoco con gli elementi nemici a Falluja a partire da mezzogiorno di oggi, ha detto Kimmitt, vice capo delle operazioni militari in Iraq, in una conferenza stampa. "Al momento è un'aspirazione ... L'auspicio è di usare questa conferenza stampa ... per mandare il messaggio al nemico". 8.53 - Colin Powell ha ammesso che per le truppe Usa in Iraq è stata "una settimana dura" ma ha escluso che Washington debba fare i conti con "un nuovo Vietnam". "Io credo ancora che la maggioranza degli iracheni stia dalla nostra parte", ha spiegato il segretario di Stato Usa 8.51 - Un inviato speciale della Tv satellitare Al Jazira ha detto oggi che la sua troupe era stata bersaglio dei tiri delle truppe americane nella città irachena di Falluja. "Menzogne e mancanza di obiettività", ha replicato un alto responsabile militare, intervistato dalla stessa Tv. Le accuse contro gli americani sono state formulate da Ahmed Mansour, il quale si è ritenuto preso di mira ieri durante gli scontri nella città sunnita, e ha detto di esser stato obbligato a cambiare postazione. Subito dopo c'è stata la smentita Usa, diffusa da Al Jazira. 8.50 - Anche stamane continuano i combattimenti nella città sunnita di Falluja, 50 km a ovest di Baghdad, tra marines americani e guerriglieri nascosti tra le case, mentre prosegue la fuga di donne e bambini. "I comattimenti continuano con tiri di mitragliatrici pesanti", ha detto il sergente Usa Ken Jones all'Afp. 8.20 - Il segretario di stato americano Colin Powell ha ammesso in serata che ci sono "segni di contatto a livello tattico" tra sunniti e sciiti in Iraq. In una serie di interviste con le televisioni americane alla fine di una settimana definita "difficile", Powell ha tuttavia negato che stia nascendo un'alleanza tra gli ex arci-nemici in Iraq. 8.19 - E' ancora mistero sull'identità dei 4 italiani rapiti ieri a Bagdad. Chi li ha visti parla di guardia private ma le notizie che arrivano sono ancora frammentarie. Nel frattempo il Consiglio governativo iracheno ha chiesto un immediato cessate il fuoco fra le truppe americane e la guerriglia a Falluja. 9 aprile 2004 00,02 - Scontri si sono registrati nel corso della giornata tra le truppe del contingente spagnolo e salvadoregno e le milizie sciite nei pressi delle città di Kufa e Najaf, nella parte centrale dell'Iraq. In serata sono arrivati a tre gli iracheni che hanno perso la vita, almeno 15 i feriti, riferiscono fonti ospedaliere, senza specificare se si tratta di miliziani o di civili. La strada tra le due città sante sciite è stata chiusa al traffico e un elicottero pattuglia la zona dall'alto. Il maggiore Carlos Herradon, portavoce del contingente a guida spagnola, ha riferito che la base Andalus, dove si trovano soldati spagnoli e salvadoregni inquadrati nella Brigata Plus Ultra, era stata colpita da colpi di mortaio, razzi e fuoco di armi automatiche, ma che non si sono registrati nè morti nè feriti. Nel corso della notte invece tre soldati spagnoli sono stati feriti nella città meridionale di Diwaniyah, una cinquantina di chilometri a est di Kufa: la pattuglia stava attraversando un ponte quando è stata attaccata. Uno dei soldati feriti è grave ma non in pericolo di vita. 22,53 - La sede del governatorato a Mosul, nell'Iraq settentrionale, è stata assaltata oggi da decine di rivoltosi, dopo le preghiere del venerdì islamico, e l'intervento della polizia irachena e delle forze della protezione civile ha impedito che l'edificio cadesse nelle loro mani. Lo si apprende da Hashem Hamadani, un funzionario governativo locale, secondo il quale lo scontro è durato oltre un'ora, ma non ha provocato perdite fra le forze governative irachene. Nel settore orientale della città, nel quartiere di Wahda, si segnala inoltre una sparatoria fra militari americani e miliziani armati: un bambino di sei anni di età, ferito gravemente da schegge di una bomba. 22,44 - Intorno alle 23.30 (ora locale) si sono udite forti esplosioni nel centro di Bagdad seguite da scambi di fuoco. E' la quarta sera consecutiva: esplosioni e colpi di arma da fuoco sono durati circa mezz'ora. 22,10 - Secondo le ultime cifre fornite dal Pentagono, i militari statunitensi uccisi in azione dall'inizio della guerra sono 455, di cui 49 nell'ultima settimana. Il totale è di 649 se si aggiungono i 194 deceduti per altre cause (fuoco amico, incidenti, suicidi etc.). 21,51 - L'esponente sciita Abdel Karim Mahud al-Mahamadawi si auto-sospende dai lavori del Consiglio di Governo iracheno, insediato dalle forze della coalizione a Bagdad, denunciando il fatto che il popolo iracheno è stato tradito. Dopo avere conferito con il leader siita Moqtada Sadr, capo della rivolta anti-americana in atto, al-Mahamadawi ha diramato una dichiarazione per annunciare: "Ho sospeso la mia partecipazione al Consiglio di Governo, e non tornerò indietro perchè, dopo quanto è accaduto, abbiamo tradito il popolo iracheno". 21,41 - Due soldati statunitensi sono stati uccisi e 13 feriti in due diversi attacci avvenuti oggi nei dintorni di Bagdad. Lo annuncia un comunicato del Comando centrale americano -Centcom- datato da Bagdad. Un soldato della prima divisione di cavalleria è stato ucciso e un altro ferito stamane a nord della capitale, nella zona di camp Cookie. I due sono stati presi di mira in un attacco organizzato mentre rispondevano al fuoco di mortai. In un altro incidente, un militare del tredicesimo corpo di appoggio è sato ucciso e 12 feriti in un attacco al loro convoglio a metà giornata nella zona dell'aeroporto internazionale. 20,45 - Il comando Usa in Iraq conferma la morte di almeno altri 5 soldati Usa e di un autista di camion nelle ultime 24 ore. Tre marines sono rimasti uccisi ieri a ovest di Bagdad mentre oggi un soldato della Prima Divisione di Cavalleria è stato colpito dall'esplosione di una mina e dal fuoco di armi da fuoco quando il loro convoglio transitava a Taji, poco a nord della capitale. Un militare del Comando del 13esimo corpo di supporto ha invece perso la vita nell'attacco al convoglio su cui viaggiava nei pressi dell'aeroporto. Nell'attacco, è stato ucciso anche un autista civile e 12 persone sono rimaste ferite. 19,49 - Il generale Mark Kimmitt, direttore aggiunto delle operazioni militari americane in Iraq, ha affermato oggi che le truppe Usa avranno il controllo totale della citta di Kut entro domani mattina. L'esercito americano aveva annunciato di aver ripreso oggi all'alba il controllo della città, che sorge a circa 180 km a Sud-Est di Bagdad, caduta in mano ai miliziani del leader radicale sciita Moqtada Sadr dopo l'evacuazione dei militari ucraini della coalizione.Secondo il generale Kimmitt, un battaglione, forte di un migliaio di blindati e altri veicoli è stato inviato da Bagdad e ha tra l'altro distrutto l'ufficio locale di Sadr. I soldati della coalizione "continueranno le operazioni questa notte e ci aspettiamo che entro domani mattina avranno imposto un saldo controllo su tutti gli edifici governativi" della città, ha detto il generale. 19,03 - Altri sei soldati americani sono stati uccisi in varie azioni Iraq, secondo il nuovo bilancio fornito oggi dal Pentegono. Salgono così a 455 le vittime americane dall'inizio della guerra. 18,45 - Almeno 450 iracheni sono morti ed oltre mille sono rimasti feriti nei combattimenti in corso da circa una settimana a Falluja, ad ovest di Bagdad. E' quanto è stato reso noto dal direttore del più grande ospedale della città, Rafi Hayad. I marines statunitensi hanno lanciato un vasta operazione lo scorso fine settimana per affrontare i guerriglieri presenti a Falluja. L'esercito americano ha deciso oggi di sospendere temporaneamente le operazioni nella città. 18,30 - Adnan Pachachi, membro sunnita del Consiglio di governo iracheno, ha dichiarato oggi che l'operazione americana a Falluja è un atto "illegale e totalmente inaccettabile". "Abbiamo denunciato le operazioni militari delle forze americane, perché di fatto si tratta di una punizione collettiva inflitta agli abitanti di Falluja", ha detto Pachachi, parlando al canale tv Al-Arabiya, che ha sede a Dubai. Pachachi è sunnita ed è l'unico rappresentante del suo movimento - il Raggruppamento dei democratici indipendenti - nel Consiglio di governo iracheno. 18.10 - Si è dimesso un altro ministro dell'autorità provvisoria irachena. Lo ha annunciato il portavoce della coalizione Dan Senor. Si tratta del ministro dei Diritti umani Abdel Basit Turki che lascia il suo incarico all'indomani delle dimissioni del ministro dell'Interno. 17.50
- Fonti ufficiali hanno aggiornato in serata il bilancio degli scontri
a Karbala e parlano di soli 4 morti, tre miliziani e una pellegrina iraniana.
Il comando Usa si è affrettato a inviare rinforzi al contingente
polacco e bulgaro impegnato nel controllo della città. 17.43 - Un soldato americano e un civile iracheno sono sono rimasti uccisi in una imboscata avvenuta a ovest di Bagdad, ha detto il generale americano Mark Kimmitt, vicecomandante delle operazioni militari della coalizione, nel corso di una conferenza stampa nella capitale. 17.40 - Il direttore del principale ospedale di Falluja, Rafi Hayad, riferisce che da domenica "almeno 450 iracheni sono stati uccisi e oltre mille sono rimasti feriti nella città di Falluja". 17.35 - La coalizione non tratterà con i "terroristi" che hanno preso ostaggi in Iraq. Dan Senor, portavoce dell'amministratore civile dell'Iraq Paul Bremer, ha affermato che non ci saranno negoziati con i rapitori degli stranieri sequestrati. "Con i terroristi non siamo disposti a trattare" ha detto "daremo loro la caccia per catturarli o eliminarli". 17.31 - Un ex militare britannico che lavorava in Iraq come guardia di sicurezza è stato ucciso. Michael Bloss di 38 anni, un ex paracadutista, stava lavorando per conto di una società americana. Crescono intanto le preoccupazioni per Gary Teeley di 37 anni, sparito da Nassiriya lunedì scorso. Il ministero degli Esteri britannico non ha potuto confermare se Teeley è stato sequestrato mentre rientrava in città dalla base aerea dove lavorava per una società americana. 17.30
- Le forze americane che da giorni assediano Falluja hanno ripreso gli
attacchi contro i ribelli nonostante la sospensione delle ostilità
annunciata stamane dall'amministratore civile americano Paul Bremer. 17.29 - Sciopero generale in tutto l'Iraq da oggi fino a domenica per protestare contro l'offensiva militare statunitense a Falluja. Lo ha proclamato il Consiglio nazionale sunnita che oggi ha fatto distribuire volantini in cui si invitano gli iracheni sunniti a incrociare le braccia fino a domenica. Il consiglio degli anziani religiosi hanno anche invitato gli iracheni a boicottare i prodotti americani e britannici. 17.19 - Scontri si sono registrati nel corso della giornata tra le truppe del contingente spagnolo e salvadoregno e le milizie sciite nei pressi delle città di Kufa e Najaf. Due gli iracheni che hanno perso la vita, almeno 12 i feriti, riferiscono fonti ospedaliere, senza specificare se si tratta di miliziani o di civili. La strada tra le due città sante sciite è stata chiusa al traffico e un elicottero pattuglia la zona dall'alto. 16.27 - Una forte esplosione è stata sentita nel centro di Bagdad. Una colonna di fumo è visibile nei pressi dello Sheraton Hotel. L'esplosione ha fatto tremare l'edificio dove alloggiano numerosi giornalisti e imprenditori stranieri, senza provocare vittime. A provocare l'esplosione sarebbe stato un proiettile di mortaio, ha precisato la Cnn, caduto nella zona circostante l'albergo. Le forze Usa nella capitale sono in stato di massima allerta, nel timore di attentati in coincidenza con il primo anniversario, oggi, della presa di Bagdad. 16.15 - Il leader radicale sciita iracheno Moqtada Sadr, ricercato dalle forze della coalizione, ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro "i massacri americani", ha annunciato oggi uno dei membri del suo entourage. 16.11 - Nessuno degli italiani appartenenti alle tre organizzazioni non governative che si trovano attualmente in Iraq - "Un ponte per", "Intersos", e "Ics" - sarebbe stato rapito a Bagdad. Lo ha detto il presidente di "Un ponte per", Fabio Alberti, che si trova nella capitale irachena. "Abbiamo sentito la notizia anche noi - ha spiegato Alberti - ma per ora non sappiamo nulla. L'unica cosa che possiamo dire è che noi ci siamo tutti". 16.15 - Il leader radicale sciita iracheno Moqtada Sadr, ricercato dalle forze della coalizione, ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro "i massacri americani", ha annunciato oggi uno dei membri del suo entourage. 16.05 - La Russia ha chiesto la "fine delle azioni militari" in Iraq e ha invitato a evitare l'uso spropositato della forza per prevenire "un'ulteriore escalation del conflitto" e "una catastrofe umanitaria", afferma una dichiarazione del ministero degli Esteri. 16.00 - Le truppe Usa hanno ripreso il pieno controllo della città irachena di Kut dopo aspri combattimenti con le milizie ribelli. La conferma è arrivata dai portavoce delle truppe Usa e della polizia irachena. 15.44 - I ribelli iracheni annunciano il sequestro di altri sei stranieri. Secondo l'agenzia Reuters si tratta di quattro italiani e due americani. Un giornalista della Reuters ha visto due stranieri prigionieri (italiani a detta dei ribelli), in una moschea in un villaggio nel distretto di Abu Ghraib, alla periferia ovest di Bagdad. Uno dei due era ferito a una spalla, e entrambi stavano piangendo. 15.27 - Il Kazakhstan ha chiesto al comando delle forze della coalizione guidata dagli Usa in Iraq di garantire la sicurezza del suo contingente di sminatori, sottolineando che, in seguito all'aggravamento della situazione generale, questa è una condizione essenziale per il mantenimento della sua presenza militare in territorio iracheno. 14.59 - L'attuale esplosione di violenza in Iraq è la minaccia più seria che le forze della coalizione si trovano ad affrontare dalla fine della guerra, ha detto il ministro degli Esteri britannico Jack Straw parlando alla Bbc radio. Il ministro ha ammesso che un anno fa non avrebbe mai immaginato di trovarsi di fronte a una situazione come quella registrata nell'ultima settimana. "Non c'è dubbio - ha detto - che quello che sta accadendo ora è una cosa molto seria ed è la più seria che ci siamo trovati a dover affrontare finora". 14.46 - Londra ha smentito l'uccisione di un soldato britannico ad Amara. "Non ne abbiamo notizia", ha dichiarato un portavoce del Ministero della Difesa aggiungendo che sono stati fatti accertamenti e non risulta che vi sia stata alcun incidente del genere ad Amara, dove la situazione è "relativamente calma". 14.23 - Il presidente palestinese Yasser Arafat è intervenuto personalmente per chiedere il rilascio dei due palestinesi di Gerusalemme est rapiti ieri da un gruppo ribella iracheno. Accusati di essere agenti del servizio dello spionaggio israeliano, i due palestinesi sono stati mostrati ieri dalla tv iraniana insieme ai loro documenti di identità che avevano fatto pensare a loro come a cittadini israeliani. Stamane il governo israeliano ha precisato che i due non hanno la nazionalità israeliana e l'ufficio del ministro Saeb Erekat ha anche confermato che sono palestinesi residenti a Gerusalemme est. 14.19 - Due forti esplosioni sono state registrate nel centro di Bagdad. Secondo quanto si legge sul sito del quotidiano Le Monde colonne di fumo sono visibili nel cielo sulla capitale irachena. 13.55 - Il leader radicale sciita Moqtada Sadr ha detto che o il presidente americano George Bush ritira le sue truppe dall'Iraq o dovrà far fronte a una "rivoluzione". 13.53 - Erano circa duecento i miliziani sciiti che nei giorni scorsi hanno ingaggiato una furiosa battaglia con i bersaglieri italiani. Ma di loro oggi a Nassirya non c'è traccia. Lo confermano le fonti militari del contingente Antica Babilonia che parlano di uan città che torna lentamente alla normalità. 13.26 - Miliziani sciiti all'offensiva anche nell'Iraq meridionale: ad Amara, secondo quanto riferito da un sottufficiale della polizia irachena, è stato ucciso un soldato del contingente britannico e altri due sono rimasti feriti. Stando al sottufficiale, Mohammad Attiya Obeid che avrebbe assistito di persona agli eventi, tutto era cominciato in mattinata, quando gli estremisti avevano aperto il fuoco contro un "drone" della coalizione, un aereo radiocomandato senza pilota a bordo, e lo avevano abbattuto; il velivolo era precipitato in un parco pubblico. I ribelli erano allora accorsi a raccattare frammenti dela carlinga e li avevano portati come trofeo. Una ventina di minuti più tardi sul luogo dello schianto sono intervenuti una ventina di soldati del Regno Unito, ma i ribelli hanno cominciato a sparare all'impazzata contro di loro, colpendone tre: uno è morto. Obeid ha precisato che a quel punto i soldati britannici si sono ritirati. 13.17 - Il delegato a Samawa del leader radicale sciita Moqtada Sadr è stato esonerato dal suo incarico perché si era rifiutato di organizzare una dimostrazione contro la presenza giapponese in città. "La sede di Moqtada Sadr a Najaf mi ha detto ieri che dovevo lasciare il mio ufficio, dato che mi avevano chiesto di organizzare manifestazioni contro le forze giapponesi e io non l'ho fatto", ha dichiarato all'agenzia Afp lo sceicco Kazem al-Awadi. Circa 500 militari giapponesi sono di stanza a Samawa (sud), dove effettuano oeprazioni umanitarie e logistiche. 13.15 - Si combatte anche a Baquba, terza città del cosiddetto triangolo sunnita. Lo hanno riferito testimoni oculari secondo i quali a Baquba contro le truppe americane si sono coalizzati con i ribelli di fede sunnita, maggioritaria in città, anche gli sciiti, loro tradizionali avversari. I testimoni hanno raccontato di aver visto colonne di fumo levarsi dalla sede del governatorato, utilizzato anche dai militari Usa, e anche dagli edifici intorno al commissariato della polizia irachena. Forti esplosioni sono inoltre risuonate nei pressi della principale base americana in città. Gli scontri sono iniziati dopo la preghiera del venerdì islamico, quando si sono riversati nelle strade per manifestazioni di protesta sciiti integralisti e simpatizzanti sunniti degli insorti. 13.03 - L'Autorità nazionale palestinese ha rivolto un appello per il rilascio dei due arabi, Nabil George Razuk e Ahmed Yassin Tikati, residenti a Gerusalemme est, assicurando che sono palestinesi. I due sono stati rapiti ieri in Iraq da un gruppo ribelle, denominato Ansar a-Din, allo scopo di ottenere la liberazione di scitti e sunniti detenuti nelle prigioni irachene. 12.56 - Nuovi scontri fra militari della coalizione a comando Usa e miliziani dell'esercito di al Sadr sono scoppiati intorno alle 13.45 (ora locale) nella città di Kufa, nel sud dell'Iraq. Lo rende noto l'agenzia di stampa Xinhua citando testimoni oculari secondo cui gli scontri hanno avuto origine intorno alla moschea della città. 12.54 - Situazione di calma relativa a Nassiriya, anche dopo la conclusione del periodo di tregua concordato al termine del conflitto a fuoco del 6 aprile tra i militari italiani e i miliziani legati al leader sciita Muqtada Al Sadr. Nel frattempo, anche questa mattina Barbara Contini, governatore della Cpa (Coalition Provisional Authority) di Nassiriya e il brigadier generale Gianmarco Chiarini, comandante della brigata Ariete, hanno incontrato alcuni capi religiosi e leader politici locali tra cui Aus Al Kaafaji, considerato il luogotenente di Al Sadr nell'area di Nassiriya. 12.49 - Il generale di brigata americano Mark Kimmit, vice capo per le operazioni militari Usa in Iraq, ha dichiarato che a Falluja il cessate il fuoco deciso da Bremer è ancora in vigore. I marines, ha detto Kimmit, si difenderanno se attaccati, ma non stanno conducendo offensive nella città. 12.35 - Ribelli armati hanno preso il controllo dell'autostrada che collega la cittadina di Abu Gharib a Falluja, nel cosiddetto "triangolo sunnita" a ovest della capitale irachena. Lo ha riferito un corrispondente dell'agenzia France Presse. 12.34 - Resta il giallo sulla tregua (comunque già interrotta), che ci sarebbe stata stamattina a Falluja. Prima l'annuncio del cessate il fuoco di Bremer. Poi la smentita dei militari. Comunque sia, al momento, i comandi militari Usa hanno ordinato ai Marines la ripresa delle operazioni militari. 12.30 - "Allah maledici l'America, la Gran Bretagna e i suoi alleati, e rendi vittoriosi i musulmani". Si è conclusa con questa invocazione il sermone del venerdì tenuto oggi nella moschea Umm Al-Qura di Baghdad dall'imam Harith Al-Dari, capo del consiglio dei dotti sunniti del paese. Il sermone è stato più volte interrotto dai fedeli che gridavano ad alta voce in favore del Jihad e della nascita dello stato islamico in Iraq. 12.29 - L'aeroporto di Baghdad sarebbe sotto tiri di mortai e i voli sono stati sospesi. Lo riferisce il corrispondente della televisione libanese Al Manar, del gruppo integralista Hezbollah. 12.16 - Nei fatti, se tregua a Falluja c'è stata, è durata solo novanta minuti. In città sono infatti ripresi gli scontri. 11.49 - Israele non tratterà per ottenere il rilascio dei due connazionali, palestinesi ma con passaporto dello Stato ebraico, presi ieri in ostaggio da miliziani integralisti sciiti in Iraq. Lo ha messo in chiaro Yuval Steinitz, presidente della commissione Esteri e Difesa della Knesset, il Parlamento israeliano. 11.28 - Attacco a un convoglio americano ad ovest di Bagdad: nove morti. I mezzi Usa, che trasportavano carburante e si sono incendiati, sono stati attaccati nei pressi di Abu Ghraib. Le alte colonne di fumo sprigionatesi dai mezzi in fiamme sono visibili a chilometri di distanza. 11.26 - Violenti scontri tra forze americane e ribelli sono ancora in corso ad Abu Gharib, cittadina a maggioranza sunnita situata una ventina di chilometri a ovest di Baghdad. Carri armati americani presidiano l'ingresso della città, ma guerriglieri armati con razzi anti-tank e kalashnikov scorrazzano per le strade. Dalla città si levano colonne di fumo. Un convoglio di derrate alimentari diretto a Falluja è stato costretto a fare dietrofront. 11.11 - I caccia militari avrebbero compiuto poco fa un nuovo bombardamento sulla città irachena di Falluja. Secondo l'inviato della Tv araba Al-Jazeera, questo nuovo bombardamento avrebbe colpito il quartiere chiamato Golan, lasciando sul terreno decine di feriti. 11.01 - Carlo Azeglio Ciampi stamani si è recato nei reparti dell'ospedale militare del Celio per incontrare i sei bersaglieri italiani feriti martedì scorso 6 aprile durante gli scontri a Nassiriya. Il capo dello Stato era accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola e dal sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito, gen. Emilio Marzo. 10.38 - "Ci hanno chiesto di deporre le armi e di consegnare le persone che combattono nella resistenza, ma noi non ci arrenderemo": così Said Allah Al-Rawi, Presidente del consiglio locale di Falluja, intervistato dalla Tv araba Al-Jazeera, ha commentato le richieste che sarebbero venute dai vertici militari Usa. 10.35 - Confusione a Falluja. Mentre Paul Bremer ha annunciato la sospensione delle attività militari, il vicedirettore operativo della coalizione alleata a guida Usa, generale di brigata Mark Kimmitt, ha smentito che nella città sia entrato in vigore un cessate il fuoco. 10.27 - Sospese le operazioni militari a Falluja. Lo ha deciso il governatore civile dell'Iraq Paul Bremer, che però non ha precisato la durata del cessate il fuoco. 10.25 - L'esercito americano ha confermato oggi di aver ripreso il controllo della città irachena di Kut, strappata alle milizie del leader radicale sciita Moqtada el Sadr. 10.23 - L'esplosione che si è udita a Bagadad non sarebbe stata provocata da una bomba: secondo gli abitanti della zona è stata causata da una granata sparata in aria da un lanciarazzi a spalla. 10.19 - I militari italiani avrebbero iniziato questa mattina a ridispiegare i carri armati ai margini del fiume Eufrate in direzione del centro cittadino di Nassiriya. Lo riferisce l'inviato della Tv araba Al-Jazeera. I mezzi blindati sarebbero stati posizionati proprio davanti all'entrata principale della città dove si trovano attualemente i sostenitori dell'Imam radicale sciita Muqtada Al-Sadr. 10.03 - Una forte esplosione è stata udita nella parte nordorientale di Baghdad, non lontano dalla moschea di Um al-Qura, dove i fedeli sono riuniti per la preghiera del venerdì. Secondo testimoni, nella stessa zona si è alzata una colonna di fumo. 9.27 - Secondo gli abitanti, militari americani controllano ora il centro di Kut mentre convogli di blindati Usa sono stati visti dirigersi verso la zona. Gli abitanti hanno anche riferito di voci secondo cui l'ufficio del leader radicale sciita Moqtada Sadr sarebbe stato attaccato dai soldati. 9.05 - Molti abitanti stanno fuggendo dalla città di Falluja, dove anche oggi infuriano gli scontri tra soldati della coalizione e guerriglia sunnita. Famiglie con donne e bambini si incamminano, portando con sè piccole valigie e fagotti con cibo e medicinali, per sentieri che conducono fuori città, in particolare verso il villaggio di Al-Naemiya, in direzione sud. 9.01 - Gli alleati riprendono il controllo di Kut. Due giorni fa le forze ucraine si erano ritirate dal centro a seguito di scontri con miliziani sciiti. Intanto a Sadr city le truppe Usa stanno sgomberando gli edifici pubblici. 8.26 - Nuove cifre sulle vittime a Kerbala. Nella notte combattimenti sono continuati a infuriare nella città santa sciita, nell'Iraq centro-meridionale, tra truppe polacche e bulgare della coalizione a guida Usa, da un lato, e miliziani fedeli al leader radicale sciita Moqtada al-Sadr, dall'altro. Secondo fonti sanitarie e di polizia, il bilancio degli scontri è pesantissimo: solo nelle ultime ore hanno perduto la vita come minimo 21 persone: quindici iracheni, compresi almeno tre ribelli, e sei pellegrini iraniani, tra cui una donna. La città santa sciita di Kerbala è in questi giorni al centro dell'attenzione, perchè proprio domani cade la più importante e sentita ricorrenza religiosa: la festa del quarantesimo giorno, per la quale sono attesi pellegrini da ogni regione del Paese. 8.08 - Tre uomini della milizia del leader radicale iracheno Moqtada Sadr e una iraniana sono rimasti uccisi in scontri avvenuti con le forze della coalizione questa notte a Kerbala, nel centro dell'Iraq. Lo ha riferito in città un esponente del ministero della Sanità. 7.56 - Per la seconda notte consecutiva un'esplosione è risuonata nei pressi della base dei militari giapponesi a Samawa, nell'Iraq meridionale, senza però provocare conseguenze. Lo ha reso noto da Tokyo una portavoce dell'Agenzia di Difesa, da cui dipendono le Forze Armate nipponiche. la portavoce ha precisato che la deflagrazione è stata udita distintamente all'interno dell'accampamento. 07,37 - Tre militari spagnoli della Brigata 'Plus Ultra II' sono rimasti feriti in un'imboscata tesa loro a Diwaniyah da miliziani sciiti del sedicente Esercito 'al-Mahdi', fedele al leader radicale Moqtada al-Sadr: si tratta di un capitano e di due soldati, uno dei quali versa in gravi condizioni per lesioni all'occhio sinistro e al collo; non sarebbe comunque in paricolo di vita. 05,14 - La Corea del sud ha sollecitato oggi tutti i suoi connazionali a non visitare l'Iraq e quanti sono ancora nel paese a lasciarlo appena possibile. Lo ha reso noto il governo dopo il rapimento ieri di sette religiosi sudcoreani, poi liberati. "Si tratta di un vero e proprio bando sulle visite in Iraq", ha precisato un portavoce del governo. 04,56 - Uno dei sette religiosi sudcoreani rapiti ieri e poi liberati da un gruppo armato iracheno sulla via tra la Giordania e Baghdad ha reso noto stamani che al momento del sequestro era insieme ad un gruppo di giapponesi. Lo ha detto il religioso, un pastore protestante, in un intervista ad una tv sudcoreana, senza precisare però se i giapponesi di cui parlava erano i tre rapiti ieri e le cui immagini sono state diffuse dalla tv araba 'Al Jazira'. 04,46 - "La massima priorità è la liberazione dei tre ostaggi rapiti. Per questo è necessario raccogliere tutte le informazioni utili possibili. Mancano ancora troppi elementi". Lo ha detto stamani il primo ministro giapponese Junichiro Koizumi, dopo una riunione di emergenza del governo sulla crisi dei tre civili giapponesi rapiti ieri da un gruppo armato iracheno. 04,39 - Il governo giapponese per ora "non ha alcuna informazione nè ha preso alcun contatto utile" sulla vicenda dei tre connazionali civili rapiti ieri in Iraq da un gruppo armato. "Non sappiamo ancora nulla di preciso. Stiamo facendo il possibile per ottenere informazioni", ha detto in una conferenza stampa il portavoce ufficiale del governo Yasuop Fukuda, nominato dal primo ministro Junichiro Koizumi responsabile dell'unità di crisi costituita ieri sera. "Comunque -ha confermato Fukuda- non vediamo nessuna ragione per accettare le richieste del sedicente gruppo armato di ritiro del nostro contingente dall'Iraq". 04,26 - La Corea del Sud proseguirà nei suoi impegni con la coalizone in Iraq e invierà 3.000 soldati secondo i piani stabiliti. Il ministro degli esteri Ba-Kimoon ha detto che il suo governo non ha cambiato idea in seguito al rapimento di dei 7 connazionali poi liberati. 02,21 - Stati Uniti e Gran Bretagna starebbero lavorando perchè il Consiglio di Sicurezza dell'Onu vari, verso la metà di maggio, una nuova risoluzione sull'Iraq che definisca il ruolo delle Nazioni Unite nel Paese, dopo il passaggio delle consegne tra le forze d'occupazione e un governo iracheno, e legittimi la presenza di una forza di pace multi-nazionale. 01,23 - Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan si è detto "profondamente preoccupato" per la recrudescenza della violenza in Iraq e ha lanciato un appello affinchè tutte le parti in causa avviino un dialogo. Annan "segue con grande preoccupazione il deterioramento della situazione della sicurezza e la perdita di vite umane in Iraq", ha detto un portavoce. * da www.repubblica.it Articolo ripubblicato da Arab.it in data aprile 2004 > > la cronaca di guerra nei giorni 7 e 8 aprile 2004 > >
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